I consigli di Eprint24 per la tua fiera in Smau

fiera

Scopri il kit fiera: www.eprint24.com/kit-fiera

Nonostante siano cambiati notevolmente i meccanismi di promozione dei prodotti e dei servizi, nonostante la comunicazione digitale abbia trasformato gli scenari di contatto e di vendita, la fiera rimane ancora un luogo strategico dove concretizzare e rafforzare le relazioni costruite, oltre che naturalmente crearne di nuove.

Preparare una fiera rappresenta quindi delle attività di marketing più importanti e complesse per un’azienda.

Spesso l’elevato costo di partecipazione (acquisto stand, preparazione del materiale pubblicitario, spese di trasferta) rende difficile l’accesso di alcune piccole realtà a questo importante canale marketing.

Bisogna quindi avere ben chiari gli obiettivi per cui si partecipa e soprattutto sviluppare un buon piano per raggiungerli.

I target devono essere chiari a tutto il team che viene coinvolto nell’attività di preparazione. Tra i più importanti:

  • Aumentare le vendite
  • Brand awareness
  • Raccolta di contatti
  • Ricerca di nuovi partner

Proviamo a riassumere ed illustrare di seguito i punti salienti della preparazione dell’evento.

  1. Scelta della Fiera e Definizione del budget: E’ assolutamente inutile scegliere una fiera per la sua collocazione geografica favorevole o per l’eventuale proposta economica di una organizzazione, a prima vista economica. Come già anticipato, è necessaria una valutazione generale, perchè il costo della fiera non è rappresentato solo dallo stand. Sono da valutare i costi di partecipazione, dell’allestimento, del  trasferimento dei prodotti, i costi per il pernottamento del personale e quelli necessari alla sponsorizzazione della presenza in fiera (integrando al meglio comunicazione online e offline). La fiera dovrà essere scelta innanzitutto valutando tra le fiere più importanti di un certo settore di riferimento. Per contenere i costi, potrà essere molto utile verificare la possibilità di ricevere rimborsi o cofinanziamenti da enti pubblici o associazioni di categoria (ad esempio voucher delle Regioni o delle camere di Commercio).

  2. Definizione di un piano pubblicitario e di comunicazione a supporto della partecipazione. Scelta la fiera, fissato l’evento e l’eventuale struttura espositiva (lo stand o il semplice workshop), è importante definire un disegno della comunicazione. Il piano di comunicazione definisce e descrive gli obiettivi, le attività e le scadenze di tutto quello che riguarda la comunicazione, come newsletter, social network, advertising e stampa. L’importante è stabilire per tempo che cosa comunicare e quando.

  3. Curare l’allestimento dello stand: Obiettivo principe è catturare l’attenzione dei visitatori. Se lo stand non è visibile a colpo d’occhio, tutti i tentativi di comunicazione risulteranno vani. Un suggerimento può essere lo sviluppo di un tema ben preciso, una soluzione che sia una sintesi tra originalità e qualità senza dimenticare l’aspetto emozionale. Grafiche accattivanti, visibili anche da lontano, poche, brevi frasi.

  4. Informare i contatti ed i clienti della presenza all’evento: Per far questo, le operazioni minime saranno quelle indicate di seguito.

  • Comunicato stampa;
  • Redazionale sul blog;
  • Rilancio della notizia sui propri canali social;
  • Invio newsletter con uno speciale legato all’evento.

    Nel periodo precedente alla partecipazione (da circa un mese prima) si potrà iniziare a modificare lo stile di comunicazione, inserendo il logo dell’evento nei comunicati o nelle strategie di marketing.
  1. La preparazione del materiale informativo: Nello stand, la comunicazione non è affidata solo al team selezionato di venditori e tecnici, ma anche a specifici strumenti di promozione e presentazione da preparare in anticipo e con cura. Tra questi ve ne presentiamo 3, considerandoli il “kit minimo” di partecipazione all’evento:

    1. I biglietti da visita

    2. Il Roll up

    3. I pieghevoli

Biglietti da visita eprint24

I biglietti da visita

Il biglietto da visita è spesso il primo oggetto che i potenziali clienti o partner ricevono; è una opportunità per lasciare una forte, positiva impressione.

Quindi bisognerà scegliere il tono del biglietto, variando tra un messaggio più professionale o più creativo, utilizzare pochi colori (massimo 2 o 3) per rappresentare testo e colori. E’ importante scegliere un carattere efficace e leggibile. Il formato standard di un biglietto da visita è di 90×50,8 millimetri. Non molto quindi lo spazio su cui lavorare. E’ importante di consegurnza evitare gli errori più banali come piazzare un logo enorme o riempirlo di troppe informazioni. Per finire, le informazioni base:

  • Nome
  • Incarico
  • Nome (o il logo) dell’impresa
  • Numero di telefono
  • Indirizzo e-mail
  • Indirizzo sito web

A queste informazioni, potranno eventualmente aggiungersi:

  • Numero di fax
  • Numero di cellulare
  • Pagine social

 roll up

 

Il roll up

Il Roll Up pubblicitario è un espositore avvolgibile insostituibile per garantire visibilità e ottimizzare le azioni di comunicazione: poco costoso, personalizzabile e aggiornabile semplicemente cambiando la stampa, facilmente installabile e trasportabile, posizionabile praticamente ovunque e in ogni occasione in uffici, punti vendita, eventi o manifestazioni.

La prima domanda cui rispondere dovrebbero essere: a cosa dovrà servire il roll up? Dove sarà posizionato e utilizzato?

Non dovrebbe mancare mai anche in un Roll Up il richiamo al brand e ai “valori” che trasmette: colori, lettering, stile e impostazione dovrebbero essere in sintonia con quelli aziendali o comunque far parte di quel progetto di immagine coordinata che un bravo creativo dovrebbe aver sviluppato.

E poi, le regole base per la realizzazione di un buon contenuto:

  1. Non scrivere troppo: poche semplici frasi

  2. Non riempire “claustrofobicamente” ogni singolo spazio della superficie. Gli spazi bianchi non sono un male!

  3. Distinguere bene i vari elementi, esaltando quelli più importanti con colori e dimensioni adeguati alla loro importanza.

  4. Un’immagine vale più di 100 parole: poche (magari una) che esprimano nel migliore dei modi i concetti da comunicare.

  5. Utilizzare creatività e originalità senza abbandonare la Brand Image.

  6. Utilizzare link o meglio Qr Code per dare la possibilità di approfondire.

    Pieghevoli

Il pieghevole

La brochure è un mezzo di comunicazione in grado di generare aspettative e orientare potenziali acquirenti all’acquisto. E’ un vero e proprio strumento di marketing, un mezzo attraverso il quale far conoscere il proprio business. In poche pagine sono condensate la storia aziendale, la mission e la vision che ne ispirano la condotta, i prodotti e i servizi offerti. Qualche consiglio

PROGETTO: Un buon brief sintetizza la linea strategica che si intende seguire: deve essere chiaro, esaustivo e completo. Gli obiettivi devono essere definiti in funzione del target, cioè della fetta di pubblico che si desidera raggiungere.

COPERTINA: Quando si prende in mano una brochure la prima cosa che salta all’occhio è la copertina. Se il lettore, o potenziale cliente, la reputa attraente è ben disposto a leggerla, o per lo meno a darle un’occhiata. L’impatto visivo è un aspetto importantissimo nella creazione di una brochure di successo.

TESTO: Il testo scritto riveste un ruolo fondamentale. Una buona brochure deve essere informativa senza essere autoreferenziale o autocelebrativa, cioè senza perdere di vista il cliente e le sue esigenze.

IMMAGINI: Una brochure di successo deve essere sintetica e completa a livello testuale e attraente e accattivante a livello grafico. Le immagini assolvono un compito fondamentale.

Cosa manca per chiudere? Sicuramente il consiglio più importante: affidarsi ad un servizio di stampa professionale e capace di un livello qualitativo adeguato al tuo business.

Richiedi un preventivo per la stampa di materiale per la tua prossima fiera. Clicca qui: https://www.eprint24.com/preventivi_stampa