KODAK e il suo ultimo rollino Kodachrome

Il  Computer to plate (CTP) è una macchina utilizzata nelle tipolitografie per trasferire testi e immagini "direttamente" da un  computer ad una speciale lastra che sarà poi adoperata su una macchina da stampa offset.

Qui in Eprint24.com, su una di queste speciali macchine, campeggia il logo KODAK.

La Kodak, a lungo nota in passato per la produzione di pellicole fotografiche, entrata nell’immaginario popolare come “il brand che cattura i nostri istanti più belli”, negli ultimi anni si è concentrata nei settori della fotografia digitale, diagnostica medica per immagini, e prodotti per la stampa.

Quando nel 2010 Kodak terminò la produzione della pellicola Kodachrome, Kodak concesse ad un big della fotografia un particolarissimo onore.

Steve McCurry (Philadelphia, 24 febbraio 1950) è un fotoreporter statunitense, conosciuto principalmente per la fotografia  Ragazza afgana, pubblicata come copertina del National Geographic Magazine di giugno 1985, divenuta la più nota uscita della rivista.

La sua carriera si è avviata ad altissimi livelli quando, travestito con abiti tradizionali, ha attraversato il confine tra il Pakistan e l’Afghanistan, controllato dai ribelli poco prima dell’invasione russa. Quando tornò indietro, portò con sé rotoli di pellicola cuciti tra i vestiti. Quelle immagini, che sono state pubblicate in tutto il mondo, sono state tra le prime a mostrare il conflitto al mondo intero. Il suo servizio ha vinto la  Robert Capa Gold Medal for Best Photographic Reporting from Abroad, un premio assegnato a fotografi che si sono distinti per eccezionale coraggio e per le loro imprese.

Proprio McCurry ricevette il dolce quanto ingrato compito di scattare le ultime foto sulla storica pellicola Kodak: sarebbe stato l’ ultimo rullino 36 pose di pellicola fotografica Kodachrome prodotto.

Steve McCurry, intervistato durante la realizzazione di questo ultimo lavoro su pellicola, dichiarò:

“HO FOTOGRAFATO PER 30 ANNI E HO CENTINAIA DI MIGLIAIA DI IMMAGINI SU KODACHROME NEL MIO ARCHIVIO. STO CERCANDO DI SCATTARE 36 FOTO CHE AGISCANO COME UNA SORTA DI CONCLUSIONE, PER CELEBRARE LA SCOMPARSA DI KODACHROME. È STATA UNA PELLICOLA MERAVIGLIOSA.”